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Perché chiamarla scuola dell'infanzia...

La scuola dell’infanzia non è stata più “asilo”, dal 1969, data d’istituzione della “scuola materna”. Oggi la chiave di lettura per usare finalmente il nome adeguato è nei vigenti programmi d’insegnamento della scuola dell’infanzia, gli Orientamenti: I termini "scuola materna” e “scuola dell’infanzia" sono usati nel testo indifferentemente, come pure, talvolta, scuola del bambino.
La denominazione scuola dell’infanzia è però ritenuta più rispondente all’evoluzione che caratterizza l’istituzione allo stato attuale.

Proviamo quindi a far uscire dalla consuetudine l’uso della parola “Asilo”, per denominare quella che è a tutti gli effetti una scuola, la prima vera scuola che si fa carico dell’accoglienza dei bambini in un ambiente non familiare, usiamo la dizione SCUOLA DELL’INFANZIA, perché usarla significa riconoscere le peculiarità di questa scuola, darle finalmente il posto che le compete, rispettarne l’alto livello di professionalità, conoscerla e valorizzarla, e con essa le persone che ci lavorano e ci vivono.


Chiamiamola SCUOLA DELL’INFANZIA!

Ma come si configura oggi la scuola dell’infanzia?

Innanzitutto è una SCUOLA quindi una istituzione educativa, è un ambiente che collabora con la famiglia, che intesse rapporti con la più ampia società, che propone modelli educativi rispettosi della personalità dei bambini e delle bambine che trovano in essa un luogo ideato e realizzato a loro misura e per la loro crescita armonica.La scuola dell'infanzia non sostituisce la famiglia, che resta il contesto primario degli apprendimenti, degli affetti, dello sviluppo delle fondamentali disposizioni sociali e morali.
Da oggi la scuola rivaluta il bambino come protagonista e maggior referente:
- tenendo conto delle esperienze che il bambino ha già maturato;
- accogliendo tutto il bambino, coi suoi valori e i suoi significati, le sue motivazioni e i suoi interessi, le sue capacità e le sue debolezze;
- realizzando forme di arricchimento e valorizzazione di esperienze extrascolastiche;
- avviando il bambino a sviluppare capacità di critica e di autonomia, attraverso l'introduzione e la motivazione agli strumenti offerti dalla cultura.

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