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Carmen Indelicato - Infanziaweb

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Carmen Indelicato

Carmen Indelicato

Mi chiamo Carmen Indelicato, sono un'insegnante di scuola dell'infanzia e sono la webmaster del sito web Infanziaweb.

TUTTE LE MAMME

Son tutte belle le mamme del mondo

quando un bambino si stringono al cuor.

Son le bellezze di un bene profondo,

fatto di sogni, rinunce ed amor.

E' tanto bello quel volto di donna,

che veglia un bimbo e riposo non ha.

Sembra l'immagine della Madonna,

sembra l'immagine della bontà.

E gli anni passano, i bimbi crescono,

le mamme imbiancano,

ma non sfiorirà la loro beltà.

Son tutte belle le mamme del mondo

grandi tesori di luce e bontà,

che custodiscono un bene profondo,

il più sincero dell'umanità.

Ogni mamma

Nella grande savana, 
ogni mamma africana 

culla il suo bimbo dagli occhi neri, 
e sono dolci i suoi pensieri.

Nell'Oriente lontano, 
ogni mamma tiene il suo bimbo per mano: 

lo guarda e sorride felice
ascoltando quello che le dice. 

Se penso a quello che tu fai con me, 

mamma, che differenza c'è?
E lo sai che cosa ho capito?

Una cosa bella che adesso ti dico:
qualunque sia il suo colore, 
ogni mamma tiene il suo bimbo nel cuore.

Le fate

Nel mondo ci sono le fate, 

ma non hanno bacchette incantate 

sapete qual'è la fatina 

che da sempre vi resta vicina?

Nel viso ha un sorriso giocondo, 

nel cuore ha un amore profondo, 

ha il nome più bello del mondo: 

è la MAMMA.

Soltanto tu mamma

A scuola ho imparato
tantissime cose, 
alcune simpatiche 
altre curiose, 
ma l'amore 
e la vita 
a chi e' alto 
una spanna, 
li puoi insegnare 
soltanto tu mamma!!!

 

Le mamme sono fate

Le mamme sono fate
dal cuore grande e d'oro
lasciando il lor lavoro
ti cullano così...
amore amore
sussurra piano piano
stringendo la mano
al piccolo tesor.
ricordo ancor le vecchie mie canzoni
son quelle che la mamma mi cantava
all'occhio addormentato mi cullava
e che non scorderò mai più.
era tanto dolce la sua voce lieve
mentre stretto stretto mi stringeva al cuor
era il paradiso
in quel dolce incanto
paradiso che non scorderò mai più.
passati sono gli anni
ormai son fatto grande
ma sempre nel mio cuore
la mamma canta ancor.
amore amore
sussurra piano piano
cantando le storie 
che lei sapeva dir.
ricordo ancor le vecchie mie canzoni
son quelle che la mamma mi cantava
all'occhio addormentato mi cullava
e che non scorderò mai più
era tanto dolce la sua voce lieve
mentre stretto stretto mi stringeva al cuor
era il paradiso
in quel dolce incanto
paradiso che non tornerà mai più.

ALFABETO DIVERTENTE

A è un anatroccolo che non sa volare 
B è una banana ancora da sbucciare 
C è una chitarra suonata con amore 
D è il desiderio che sento in fondo al cuore 
E è l'emozione dopo lo sgomento 
F è una farfalla che vola con il vento 
G è un gelato al gusto di vaniglia 
H è il suono che fa una conchiglia
I , immaginare tante cose belle 
L è la luna che brilla tra le stelle 
M è il momento più bello della vita 
N è la forza per dir non è finita (2 volte) 
O è un orsacchiotto per giocare insieme 
P è la paura di volersi bene 
Q è un quadrifoglio trovato per la via 
R è la rosa più bella che ci sia (2 volte) 
S è il sogno che voglio realizzare 
T è il tesoro che ognuno vuol trovare 
U è l'ulivo colore dell'argento 
V cosa può essere se non il vento (2 volte) 
Ne rimane una ultima tra tante 
ma tra tutte quante è la più importante 
Z come zucchero da dare al bimbo mio 
zucchero e il bene che ti voglio io.

 

L'alfabeto dello zoo bizzarro

Un giorno allo zoo,
qualcosa di bizzarro si verificò!
Per imparare l'alfabeto,
gli animali avevan un segreto:
burlarsi del guardiano
comportandosi in modo strano!
Arturo l'Asinello suonò il violoncello,
Beatrice la Balena fece un giro in altalena,
Ciro il Cammello indossò un buffo cappello,
Dario il Dromedario volle scrivere un diario,
Eugenio l'Ermellino scivolò dal comodino,
Ferdinando il Formichiere si recò dal parrucchiere,
Gennaro il Giaguaro pescò un calamaro,
Ignazio l'Ippocampo fé le torte con lo stampo,
Ludovico il Licaone costruì un aquilone,
Michela la Moffetta pedalò in bicicletta,
Nicola il Nasello nuotò con un ombrello,
Ornella l'Oca bella ballò una tarantella,
Pietro il Procione si travestì da calabrone,
Quasimodo la Quaglia imparò a far la maglia,
Raffaella la Raganella si preparò un uovo in padella,
Simone il Suricato ordinò un cono gelato,
Tonio il Tapiro con i pattini andò in giro,
Ugo l'Usignolo rifiutò di alzarsi in volo,
Valdo il Varano si lanciò col deltaplano,
Zibaldo lo Zebù giocò a far cucù.
Il guardiano li osservò e stupito esclamò:
"E' bizzarro questo zoo!",
ma si fece una risata
perché l'acca, gli animali, 
se l'erano dimenticata!
 

Alfabeto degli animali

A è l'ape che ronza sul fiore
B è la balena, blu di colore,
C è la capra che bruca l'erbetta,
D è la donnola che la preda aspetta.
E è l'elefante con il suo nasone,
F è la foca che sta sul pallone.
G è la gatta che le fusa ti fa,
H senza animali sola se ne sta, 
ma guarda e sorride a chi invece ne ha.
I è l'ippopotamo che il bagno si fa,
L è la lepre che salta qua e là.
M è la mosca dai piedi pelosi,
N è il narvalo tra i grossi marosi.
O è l'oca che passeggia in giardino,
P è il passerotto dal canto argentino.
Q è la quaglia con la sua covata,
R è la rana dall'acqua bagnata.
S è il salmone che va contro corrente,
T è la trota dentro il torrente.
U è l'usignolo che si liscia le piume,
V è la volpe che pesca pesci nel fiume.
Z è la zebra che ti viene a dire:
"Questa filastrocca ora deve finire!!".

A te mamma

E' la festa della mamma
e' la festa dell'amore,
il tuo cuore e' come un fiore
che mai appassira'!

Vorrei donarti il mondo,
il mondo e' troppo grande,
e non lo so portare.

Lo sai che cosa faccio?
ti regalo un bel bacetto,
un bacio forte forte
e poi ti strigo a me.


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Giochi per bambini

  • Gen 12th 2015
    Spiegazione del gioco:

    Un bambino assume il ruolo della volpe, gli altri bambini saranno le galline. 

    Le galline stanno nel pollaio (un recinto costruito con la corda) e la volpe nella sua tana. 

    Al suono di un campanello le galline escono dal pollaio e razzolano nell'aia, ma all'improvviso arriva la volpe che le vuole prendere per mangiarle. 

    Quando vedono la volpe le galline devono rifugiarsi nel pollaio; se la volpe cattura una gallina, questa diventa volpe.

  • Lug 16th 2014

    I bambini sono tutti disposti in coppie tenendosi a braccetto. Una coppia è però spaiata: un bambino rincorre e l’altro scappa. Il bambino che scappa può salvarsi prendendo a braccetto uno qualsiasi degli altri bambini: in questo modo è il bambino dalla parte opposta che deve scappare. (Se un bambino A è a braccetto con B e il fuggitivo prende a braccetto A, sarà B a continuare la fuga e il precedente fuggitivo è per adesso in salvo!). Quando chi scappa viene preso i ruoli si invertono.

  • Lug 16th 2014

    I bambini saranno disposti in due righe, guardandosi frontamente, suddivisi nella squadra dei CAMMELLI e quella dei CAVALLI. 
    Si racconta una storia che ha protagonisti dei CAVALLI e dei CAMMELLI: ogni volta che l’animatore dice ‘cammelli’, questi ultimi devono scappare dietro una linea posta dietro le loro spalle, a fondo campo. Viceversa dovranno fare i ‘cavalli’ quando verrà pronunciata la loro parola. La squadra che non viene nominata dovrà invece acchiappare più avversari possibile per poter vincere. Vince la squadra che per prima elimina tutti gli avversari.

  • Lug 16th 2014

    I BAMBINI DISPOSTI IN CERCHIO SI TENGONO PER MANO. RAPPRESENTANO LE PORTE DI UN CASTELLO E LE MANI SONO CATENE. UN BAMBINO E' AL CENTRO DEL CERCHIO OVVERO DENTRO IL CASTELLO. I BAMBINI CHE FORMANO IL GIROTONDO INIZIANO A GIRARE E CANTANO
    "APRI LA PORTICINA,
    APRI LA PORTICINA,
    APRI LA PORTICINA
    SE TU VUOI USCIRE"
    IL GIROTONDO SI FERMA E IL BAMBINO AL CENTRO CANTA
    "LA CHIAVE L'HO PERDUTA,
    LA CHIAVE L'HO PERDUTA,
    LA CHIAVE L'HO PERDUTA
    NON SO COME FARO'"
    ED ALLORA I BAMBINI DEL GIROTONDO RIPRENDONO A GIRARE E CANTANO
    "ALLORA STARAI DENTRO
    PER UNA SETTIMANA
    FINCHE' NON HAI LA FORZA
    DI ROMPERE LE CATENE"
    SI FERMA IL GIROTONDO I BAMBINI STRINGONO FORTE LE MANINE (CATENE) E IL BAMBINO DEVE CERCARE DI APRIRLE. SE DOPO "1, 2, 3" IL BAMBINO NON RIESCE A SPEZZARE LE CATENE RIMANE AL CENTRO E IL GIOCO RIPRENDE.
    ALTRIMENTE LUI DARA' LA MANO AI BAMBINI DEL CERCHIO E UNO DEI BAMBINI DEL CERCHIO ENTRA NEL CASTELLO.

  • Lug 16th 2014

    Inizialmente si formano due squadre. Si dovranno sistemare in du file indiane e ogni bambina/o sarà un numero, tranne una/un bambina/o che si metterà distaccato e lontano ma non troppo da queste file e in mano terrà un fazzoletto ogni volta che dirà un numero la/il bambina/o che lo è corre a prenderlo ma avrà come avversario una/un bambina/o  dell'altra fila. Chi va a prendere per prima/o il fazzoletto vince.

  • Lug 11th 2014

    Un bambino prende la palla e si mette ai lati di un campo mentre gli altri bimbi sono sparsi dentro al campo, quando l'adulto dice via il bambino cacciatore (con la palla in mano) inizia a lanciare la palla per colpire uno dei bimbi che corrono nel campo. Se il cacciatore prende un bambino si fa scambio di ruoli.

  • Lug 11th 2014

    Prendete un cappello e mettete la musica. I bambini si passano il cappello e quando fermate la musica chi ha il cappello in testa deve dire il suo nome, e procede così finchè tutti hanno detto il proprio nome.

  • Lug 11th 2014

    Ottimo gioco per memorizzare i nomi.

    Seduti in cerchio. Ci si passa una palla morbida o un peluches. Il primo comincia dicendo “Mi chiamo Luca e mi piace la marmellata”. Passa la palla al suo vicino, che deve dire il proprio nome e una cosa che gli piace: “Mi chiamo Alessio e mi piace la pizza”Completate il giro.

    Tags:nomi gioco
  • Lug 11th 2014

    Seduti in cerchio. Il primo per presentarsi dice il suo nome es:”io mi chiamo Filippo e mi prude il mento”

    Il secondo bambino ripeterà il suo nome e imiterà la mossa.

    Esempio “lui è Filippo e gli prude il mento” e tutti si grattano come loro; a sua volta il secondo dirà il suo nome e dove gli prude.

    Esempio “io mi chiamo Giorgio e mi prude la mano” e così via .

    Tags:gioco nomi
  • Lug 11th 2014

    Disposti in cerchio, l'adulto lancia una palla ad un bambino che la lancia a sua volta ad un altro, chi riceve la palla deve dire il nome di chi gliel'ha lanciata finché tutti hanno ricevuto la palla! 

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