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'Nati per leggere'
così i libri finiscono nelle ricette dei pediatri

Fonte: http://ilgiorno.monrif.net/

BOLOGNA, 29 GENNAIO 2002 - Numerosi studi hanno dimostrato che leggere ai bambini anche molto piccoli a voce alta ha effetti molto positivi sullo sviluppo del linguaggio, sul futuro apprendimento della lettura, sulla comprensione di un testo scritto all'ingresso della scuola. Leggere e raccontare storie ai propri figli è l'invito che bibliotecari e pediatri rivolgono ai genitori con la campagna nazionale NATI PER LEGGERE.
Per questo i pediatri che aderiscono a Nati per Leggere usano un apposito "ricettario" col quale prescrivono a genitori e bambini i libri da leggere assieme. E i bibliotecari hanno preparato una bibliografia con 150 testi consigliati per fasce di età e selezionati fra le migliori proposte della letteratura per l'infanzia: una vera e propria guida per genitori e futuri lettori. Libri da annusare, da guardare, da sfogliare, da mangiare, ma soprattutto libri da ascoltare dalla voce dei genitori. Il bambino, mentre si diverte ad ascoltare storie, acquisisce abilità essenziali per il futuro apprendimento della lettura, studia con molta attenzione le storie che lo affascinano, comincia a distinguere per conto suo alcune parole e impara a riconoscerle, insegna a se stesso a leggere. Quando inizierà a leggere da solo la familiarità acquisita con i libri e la lettura ridurrà lo scontro con parole sconosciute e la fatica necessaria per impadronirsi del significato letterale di un testo, consentendo il coinvolgimento emotivo che può scaturire da una felice esperienza di lettura. La condivisione della lettura di libri aiuta la creazione di un linguaggio comune tra genitori e bambino e facilita la costruzione di un intenso rapporto affettivo. Ciò che rende la lettura allettante per il bambino è il fascino che essa esercita sui suoi genitori, il bambino è colpito dall'interesse dei suoi genitori per la lettura e dalla soddisfazione con cui l'intrattengono; è la loro conoscenza segreta quella che il bambino vuole essere in grado di condividere. Dai dati sinora raccolti nelle città di Palermo, Napoli e Trieste l'attitudine alla lettura ad alta voce ai bambini risulta essere poco diffusa in Italia (17% a Palermo, 22% a Napoli, 32% a Trieste) ed è in rapporto con la scolarità dei genitori (assente nei genitori con scolarità elementare, 26% con licenza media, 28% con licenza superiore e 56% con laurea). Il progetto NATI PER LEGGERE attraverso il coinvolgimento delle biblioteche pubbliche locali e dei pediatri di base vuole raggiungere i 2.500.000 bambini con meno di cinque anni. Le regioni per ora più attive sono Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Calabria; è possibile consultare l'elenco delle adesioni all'indirizzo: http://www.aib.it/aib/npl/ele.htm. Ulteriori informazioni sul sito: http://www.aib.it/aib/npl/npl.htm

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