Mi chiamo Carmen Indelicato, sono un'insegnante di scuola dell'infanzia e sono la webmaster del sito web Infanziaweb.
Un paese era in balìa
della strega Melodìa,
che trasformava con la magìa
ogni cosa per la via.
Erano tutti alla sua mercé,
tutti quanti, perfino il re.
Se qualcuno sbadigliava
in un pesce lo trasformava,
se qualcuno starnutiva
lo chiudeva in una stiva,
se qualcuno poi piangeva
ogni sua lacrima diveniva
una goccia d’acqua marina.
Sconvolgeva con la fattura
tutta quanta la natura
tutti gli alberi e le piante
che trasformava in un istante.
Neppure le cose lasciava in pace,
nemmeno le pietre di quel paese.
Così presa dalla frenesìa
ogni cosa mutava con la magìa.
Non c’era modo di fermarla,
non c’era guardia che potesse arrestarla.
Ma per fortuna arrivò dal mare
la strega Marbella, sua consorella,
che le chiese con cortesìa,
di provare la sua magìa
sui coralli e l’erba marina,
per farli tornare più belli di prima.
Nelle azzurre distese
non combinò più sorprese,
anzi quel posto le fu assai congeniale
perché era una strega, una strega di mare.
La strega Melodìa
non era nata per star sulla via
di paese o di periferìa:
quell’esperta di stregonerìa
era di un’altra categorìa.
Così, seguendo di una nave la scìa,
cambiò anche il nome e si chiamò Marìa.
C'è un fantasma golosone
mangia dolci a colazione,
e poi torte e cioccolata,
caramelle e marmellata,
pranza con mille pasticcini,
divora cento biscottini,
e alla sera per non sbagliare,
un panettone vuole mangiare.
Se continua a esagerare
presto potrà anche scoppiare.
Caro fantasma basta dolcetti...
è meglio se fai solo scherzetti!
Dolcetto o Scherzetto
C'è un fantasma sopra il tetto.
Tanti bimbi golosoni
a bussar tutti i portoni.
Alle porte streghe belle
che pretendon caramelle.
C'è la zucca illuminata
con la faccia incavolata
Sul balcone un gatto nero
sarà finto oppure vero?
Mostri e zombi con sacchetti
da riempire di confetti
Senti l'orco che voce roca
fa venir la pelle d'oca...
Ma che festa pazza e strana
Frankenstein nella fontana.
Tutti poi a ballar la samba
alla festa buffa e stramba.
Ottobre, il tuo pennello dipinge
i boschi e i prati.
E’ pieno il mio cestello
di grappoli dorati.
La castagna e il riccio
sorridon tra le foglie.
Viva l’autunno…
e tutto ciò che si raccoglie.
A FEBBRAIO c’è Carnevale
io mi vesto da animale,
tu invece da Arlecchino
e facciamo un bell’ inchino.
A MARZO suona la campana
stiamo a casa una settimana,
la Pasqua ormai è arrivata
mangiamo le uova di cioccolata.
Ad APRILE è già primavera
facciamo festa da mattina a sera
spuntano i fiori in tutti i prati
e mangiamo dei bei gelati.
A MAGGIO tornano i rondinini
sono felici tutti i bambini
sono più lunghe le giornate
facciamo belle passeggiate.
Le ciliege maturano a GIUGNO
ne mangiamo un bel pugno
finalmente la scuola finisce
ed ogni bambino gioisce.
A LUGLIO si va al mare
tanti giochi si possono fare
col secchiello e la paletta
costruiamo una casetta.
Ad AGOSTO in campagna
per il caldo ci si lagna
tutti cercano uno stagno
per potersi fare un bagno.
A SETTEMBRE si fa il vino
ne beviamo un bicchierino
poi a scuola ritorniamo
e con i compiti ricominciamo.
Ad OTTOBRE vado nel bosco
ogni fungo io conosco
poi per Halloween mi travesto
faccio scherzi e scappo lesto.
A NOVEMBRE a casa mia
tutte le foglie volano via
torna anche il freddo birbone
dovrò mettermi il maglione.
A DICEMBRE c’è Natale
ed io sogno di volare
con le renne sulla slitta
tra la nebbia fitta fitta.